Le attività istituzionali A.N.D.E.


PREMI DI LAUREA 


REGOLAMENTO

  1.           L'Associazione Ande Torino, aderente all'Associazione Nazionale Donne Elettrici-ANDE, istituisce due Premi di Laurea, intitolati alla memoria dell'on. Avv. Maria Magnani Noya, Sindaco di Torino negli anni '80, già Consigliera di Ande Torino, e della dott.ssa Nicoletta Casiraghi, Presidente della Provincia negli stessi anni, successivamente Segretaria Nazionale di ANDE, recentemente scomparse.

   2.          I premi, di € 1500 ciascuno,  patrocinati dall'Università , dal Comune e dalla Provincia di Torino, saranno destinati a tesi di laurea, presentate dal 1° settembre 2012 al 30 settembre 2013, per il corso triennale in "Scienze dell'amministrazione e consulenza del lavoro"  o in "Scienze politiche e sociali", e per il corso biennale in "Scienze del governo", inerenti alla Presenza femminile negli Enti Locali del Comune e della Provincia di Torino del Dopoguerra.

  3.          Il Bando riceverà adeguata pubblicità. La documentazione richiesta non sarà restituita.

  4.          L'elenco dei partecipanti e gli elaborati vincenti potranno essere riportati su pubblicazioni o siti web dell'Associazione, su propria decisione.

  5.            Le tesi saranno valutate da una Commissione formata da tre membri : uno con funzione di Presidente, uno a nomina dell'Università ed uno appartenente all'Associazione Ande Torino. A tutti i concorrenti saranno comunicati esclusivamente i nomi dei due vincitori.

 6.              La consegna dei Premi avverrà all'interno dell'Università nel corso di appropriate cerimonie.

 7.              Le buste contenenti gli elaborati, debitamente chiuse, corredate del relativo certificato di laurea, dovranno pervenire, previo appuntamento ottenuto presso gli indirizzi gion2002@libero.it o info@andetorino.org, entro il 31 ottobre 2013.   Ciascuna busta verrà controfirmata e numerata da una responsabile dell'Associazione.  

 
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Congresso di Milano del 18 - 19 - 20 Maggio 2012

66° CONVEGNO NAZIONALE

Milano, 19 maggio 2012 - 9.30 13.30 - Star Hotel Rosa Grand - Piazza Fontana 1 Milano

"Una sfida globale, come creare lavoro: un'analisi per delineare il progetto politico del futuro"

Programma

 9.30     Registrazione

10.00    Apertura dei lavori

                                             Marina Lilli Venturini, Presidente Nazionale ANDE                                               

             Carla Crosti Garbagnati, Presidente ANDE Milano

10.30    Tavola Rotonda

             "Una sfida globale, come creare lavoro: un'analisi per delineare il

              progetto politico del futuro"

             Partecipano:

             D.ssa Gianna Martinengo

             Presidente Comitato Imprenditoria Femminile CCIAA Milano

             Mons. Luigi Testore

             Presidente Fondazione Caritas Ambrosiana

             On. Tiziano Treu

             Vice Presidente XI Commissione Permanente Senato della Repubblica

             D.ssa Elena Zambon

             Presidente Zambon S.p.A.

             Modera:

             Dott. Salvatore Carruba

             Editorialista del Sole 24 Ore - Presidente dell'Accademia di Brera

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Discorso della Presidente Nazionale
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Mozione scaturita dal il 66° Convegno Nazionale ANDE

“Una sfida globale, come creare lavoro: un’analisi per delineare il progetto politico del futuro”Milano, 19 maggio 2012

L’ANDE preso atto della difficile, incerta realtà economica, politica, morale del paese rileva l’irrinunciabile realtà del connubio tra etica, politica, economia e cultura.

L’ANDE sottolinea la necessità della modernizzazione della pubblica amministrazione che necessità di interventi strutturali a tutela delle varie realtà sia delle imprese che dei singoli cittadini.

L’ANDE ritiene che il merito vada rivalutato.

L’ANDE prevede la realizzazione per un nuovo “progetto politico” di un nuovo “patto intergenerazionale”: una politica di sostegno finanziario alle giovani generazioni è pertanto efficiente economicamente e strategicamente lungimirante.

L’ANDE tuttavia auspica che alla giovinezza degli “attori politici” si coniughi l’esperienza e la capacità. L’ANDE decide di promuovere a livello nazionale e locale “la giornata” di lotta alla corruzione e la battaglia inderogabile per una riforma elettorale.

Tutto ciò a testimonianza del costante impegno dell’ANDE per il “bene comune”, per una società civile organizzata, per una democrazia partecipativa.

  

 

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65°  CONVEGNO NAZIONALE ANDE A PESARO

21/23 ottobre 2011

Alla ricerca di un progetto politico perduto

parte seconda.

 

Discorso della Presidente Nazionale

 
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28-29-30 maggio 2010

 

Contributo di ANDE TORINO

      "L’attualità delle finalità dell’ANDE emerge dagli articoli dello Statuto che le tratteggiano. In particolar modo, a distanza di quasi 65 anni, devono essere ripresi con vigore gli obiettivi fondamentali sul diritto/dovere del voto, rivolgendosi a tutto il corpo elettorale, donne e uomini.

       In particolare ricordo l’art.1 “…consapevoli delle responsabilità inerenti al diritto di voto ed all’influenza che, attraverso di esso, si può esercitare sia per lo sviluppo della società che per la tutela delle libertà democratiche, premessa di ogni progresso civile.”

      Oggi purtroppo, a differenza del 1946, bisogna fare i conti con un’indifferenza se non con un’insofferenza da parte dei cittadini verso la politica in tutte le sue espressioni che sicuramente in un paese che si affacciava alla democrazia con aspettativa e speranza non c’erano.

       Occorre far recuperare al voto il connotato di una scelta importante, decisiva - pensiamo al referendum del 1946 ed alle elezioni del 1948 - il valore di uno strumento attraverso il quale i cittadini esercitano il loro diritto di proprietà sullo Stato e sulle istituzioni locali, che sono altrettanto fondamentali per lo svolgimento della vita sociale e civile.

      Oggi è iniziato, con la messa in moto del federalismo, un altro passaggio fondamentale che è necessario seguire attentamente: le Regioni avranno autonomia e poteri maggiori con incidenza sempre più forte sulla vita dei loro abitanti.

      E’ certo che perché il rapporto funzioni e le elezioni rappresentino effettivamente una scelta da parte dei cittadini, occorre che il sistema elettorale lo consenta.

      Su questo argomento importantissimo, anche perché presentato molte volte in maniera troppo astratta e/o semplicistica, c’è stata molta disattenzione da parte dell’opinione pubblica.Possiamo dire che la parola d’ordine che ha contrassegnato gli ultimi cambiamenti nelle leggi elettorali, che sono stati molti e per tutti i livelli di governo negli scorsi anni, è stata “governabilità”.

     Questo ha comportato un rafforzamento degli esecutivi e un depotenziamento delle assemblee dal centro alle periferie: però gli elettori votano le assemblee!         

     Aggiungiamo la possibilità, sempre a tutti i livelli, di inserire negli esecutivi tecnici non votati da nessuno ma scelti dai vertici politici e/o istituzionali e la frattura con la volontà espressa dagli elettori si apre ancora di più.

     Penso che per ristabilire interesse e voglia di partecipazione alla vita pubblica occorra utilizzare meccanismi che rendano la scelta elettorale effettiva e controllabile.

      Il sistema a collegio uninominale è quello che permette il rapporto più chiaro tra elettori e candidati.

     Una delle obiezioni che venivano fatte nel passato era che il sistema non era esente dalla manipolazione dei vertici di partito attraverso l’assegnazione dei collegi ritenuti più sicuri a candidati imposti prescindendo dalla rappresentatività del territorio.

     Credo che ormai i collegi politicamente sicuri non esistano più: emerge dalle vicende elettorali che il radicamento ideologico ha ceduto il passo alle valutazioni sulle persone, nel bene e nel male.

      Inoltre, frammentando la scelta a vari livelli e non lasciandola solo a livello dei leaders, si riducono i rischi di cesarismo presenti nel nostro sistema.

D’altro canto è ormai chiaro che non esiste sistema per sconfiggere a priori il voto di scambio o il controllo del voto: non si può appiattire la partecipazione democratica guardando alle peggiori deviazioni ma bisogna cercare di spronarla offrendo le migliori motivazioni.

     L’assenteismo è oggi il cancro da combattere, il rischio è che qualunque sia la maggioranza che esca dalle urne sia in realtà una minoranza ad esprimere un governo.

     L’ANDE che ha tra i suoi scopi principali “combattere l’indifferenza e l’assenteismo dell’elettorato”, non può non fare propria questa battaglia fondamentale per ridare linfa alla vita democratica nel nostro paese".


 

18 novembre 2008

In sede di rinnovo del Consiglio Nazionale, la Consigliera Nicoletta Casiraghi è stata eletta Segretaria Nazionale dell'ANDE.

Ecco le sue considerazioni:

 

"Care amiche, 

nell'accingermi ad assumere l'incarico di Segretaria Nazionale dell'ANDE desidero innanzitutto ringraziare di cuore le delegate per l'ampio consenso dimostratomi nell'elezione a Consigliere Nazionale e le componenti il Consiglio Nazionale per la fiducia riposta nell'assegnarmi questa delicata funzione.

Desidero altresì rendere atto a chi mi ha preceduto, la nostra nuova Vicepresidente vicaria Etta Carignani, dell'impegno profuso nei precedenti mandati nell'incarico di Segretaria Nazionale, rassicurata dalla sua presenza anche in questo Consiglio direttivo che mi permetterà di avvalermi della sua esperienza.

Sicuramente unita a tutte voi, rinnovo i ringraziamenti alla Presidente uscente, Didi Sorrentino, ed alla Presidente entrante, Marina Venturini, a cui cercherò di essere il più possibile di aiuto nel compito delicato ed oneroso di presiedere la nostra Associazione, importante per storia, variegata nelle sue ramificazioni territoriali, ricca di energie di provata attività e, per fortuna, di nuovo impegno.

Per il momento, cara Marina, tantissimi auguri!

Come voi sapete, la Segretaria Nazionale ha da Statuto il compito di coordinare le Associazioni aderenti; vista l' autonomia di cui queste godono per il nostro nuovo Statuto, è ovvio che il coordinamento non può e non deve avere nessun carattere impositivo ma può e deve rappresentare lo sforzo di dare corpo alla rilevanza ed alla struttura nazionali, che rappresentano la forza e l'identità della nostra Associazione, favorendo la circolazione delle notizie e delle iniziative. Come si usa dire occorre "far rete", in questo senso mi adopererò ma ovviamente conto sulla collaborazione di tutte voi, rendendomi nello stesso tempo disponibile ad ascoltare e spero soddisfare le vostre segnalazioni nell'obiettivo di mantenere l'ANDE una effettiva realtà nazionale, pur nel rispetto delle identità locali.

Nella speranza di incontrarci presto, rinnovo il mio grazie e vi abbraccio con affetto.

Nicoletta Casiraghi
"

 


 

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